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Tutti e tutto per Gaza

Ottobre 8, 2025 – 8:37 am | Commenti disabilitati su Tutti e tutto per Gaza

Mai si era vista, in Italia e forse nel mondo, una mobilitazione così ampia, diffusa e intensa come quella a cui assistiamo e partecipiamo in questi giorni per Gaza, per la Palestina, contro il genocidio, per la pace. È come se la rabbia e il disgusto per tutto quello che incombe, a lungo covata e compressa, sia improvvisamente e positivamente …

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Attualità e politica »

Quel deserto chiamato pace

Giugno 8, 2025 – 12:54 pm |

Si vis pacem para bellum: se vuoi la pace prepara la guerra. La pace di chi la persegue in questo modo non è altro che guerra. In questa sequenza: riarmo, guerra, vittoria, imposizione delle proprie condizioni al nemico vinto, oppure sterminio. Anche questo è uno dei tanti modi di chiamare la pace: Solitudinem faciunt, pacem appellant (Tacito), fanno un deserto e lo chiamano pace. Questo modo di perseguire la pace si chiama anche deterrenza: armarsi fino ai denti per essere più forti del “nemico”.

Il quale si armerà anche lui di più per sentirsi più forte: una spirale senza fine. O meglio: con una fine scontata: la guerra, la messa alla prova delle armi di cui ci si è dotati. Deterrenza, lo dice la parola, significa tenere a bada il nemico con il terrore. Gli Stati che promuovono o praticano questa “dottrina” sono, per forza di cose, terroristi: usano le armi per terrorizzare il nemico: costruiscono un mondo fondato sul reciproco terrore. L’altro “terrorismo”, quello messo al bando dagli Stati, ne è solo una parziale imitazione. L’unica vera deterrenza dovrebbe essere l’orrore per quello che è già successo: la Shoah, Hiroshima. «È successo, potrebbe succedere di nuovo!». Sta succedendo.

La pace perseguita preparando la guerra, la stiamo vivendo: innanzitutto con lo spostamento di risorse dal welfare alle armi, violando quello che fino a poco fa era la linea rossa invalicabile per tutti gli Stati dell’Unione europea: finanziare il welfare a debito. Contando sul fatto che chi “ha dichiarato guerra all’Europa” (la Russia, per Readiness 2030, documento approvato dal Parlamento europeo), prima di attaccarci aspetterà comunque che noi si sia pronti. Anche la deterrenza ha le sue regole…

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Evoluzione atomica, la pericolosa carta ucraina nel conflitto

Ma c’è di peggio: il clima asfissiante di ostilità, bellicosità, paura, insicurezza, militarismo promosso per sostenere quei preparativi: dove si ritrovano tutti gli stereotipi di una retorica grottesca che la guerra in Ucraina ha riportato in auge: gloria, eroismo, valore, onore, sacrificio; tutto ovviamente ricondotto all’ambito militare. Un’aggressività e uno spirito di competizione, un disprezzo per “il nemico”, che mette fuori gioco ogni desiderio e aspirazione alla solidarietà, alla fratellanza, alla sorellanza, alla cooperazione, alla condivisione.

Ma il risultato è l’abbandono definitivo della lotta per il clima, degli obiettivi del vertice di Parigi, della conversione ecologica, del green deal – o di quello che ne era rimasto dopo il suo spolpamento – del rispetto e della cura quotidiana del proprio territorio. Perché la guerra è un’aggressione diretta non solo contro “il nemico”, ma anche, e soprattutto, contro le basi stesse della nostra esistenza: l’integrità del pianeta, la sua e la nostra vita.

La pace, invece, quella vera, quella che tutti vorrebbero, soprattutto dopo aver sperimentato la guerra – come dimostra il reclutamento dei soldati in Ucraina, passato in pochi anni da uno slancio generoso e volontario a una caccia feroce; ma, pur sapendone poco, il rifiuto di arruolarsi non è certo minore in Russia – la pace vera è il contrario di tutto ciò che il “prepararsi alla guerra” trascina con sé. È innanzitutto pace con la Terra, con il suolo, l’aria, le acque, la “natura”, l’insieme di tutte le cose di cui anche noi siamo fatti.

E dentro questo approccio, che è vero amore di sé inteso come amore della vita e di tutto ciò e di tutti coloro che ne partecipano, c’è posto per tutto ciò che ne costituisce gli ingredienti indispensabili e che la guerra risucchia nel suo vortice: l’umiltà di chi si riconosce parte di un tutto; la solidarietà (che una volta si chiamava internazionalismo proletario); la condivisione; la fratellanza e la sorellanza; la cura di sé e del prossimo attraverso cooperazione, lotta contro le diseguaglianze, rispetto delle differenze; e poi bellezza, cultura, istruzione, talento, salute, casa, mobilità; e tempo da dedicare a figli e figlie, mogli e mariti, genitori e nonni, compagni e compagne, amici e amiche.

Ci troviamo nel bel mezzo di uno scontro di civiltà: non tra capitalismo e comunismo o tra progresso e stagnazione; non tra illuminismo e oscurantismo o tra cristianesimo e islam; e meno che mai tra Occidente e Oriente o tra democrazia e autocrazie; bensì tra civiltà della cura e cultura della distruzione. Bisogna saper ripartire da qui: dagli “elementari”.

La pace di chi la persegue con le “armi della pace” è invece la valorizzazione di ciò che accomuna avversari e contendenti e la messa al bando non delle differenze, ma di ciò che esclude e che contrappone; è il potenziamento delle mediazioni, della diplomazia, della cooperazione, la creazione di corpi di pace: una strumentazione che richiederebbe almeno tante risorse quante ne vengono oggi dissipate per produrre o comprare armi.

La rivoluzione di Francesco. La cura del creato

Maggio 2, 2025 – 3:27 pm |

Papa Francesco era “reazionario” (come scrive Cinzia Sciuto)? In diversi lo hanno sostenuto durante tutto il corso del suo pontificato, ma ora, proprio mentre nel rendergli omaggio esplode la mobilitazione di popolo e di leader, mondiali e no, questa accusa torna a farsi avanti con più insistenza. Le motivazioni sono sempre le stesse; non aver dato battaglia su questioni cosiddette …

L’erede di Francesco

Aprile 22, 2025 – 5:51 pm |

Forse nessun papa come Francesco ha suscitato il bisogno di una riflessione profonda e sentita su sé stessi e sul mondo non solo in una parte consistente del cattolicesimo, ma anche tra un grande numero di non credenti. Ma difficilmente un papa ha suscitato anche tanta ostilità: non solo tra coloro di cui contrastava apertamente pensiero e azioni su questioni …

Un nuovo manifesto di Ventotene?

Aprile 5, 2025 – 3:05 pm |

Lo sguardo sulla Terra da un satellite artificiale ha lasciato folgorati quasi tutti degli astronauti che lo hanno potuto gettare, tanto da indurre alcuni a cambiare completamente il loro modo di pensare. La Terra, ha dichiarato uno di loro, mi è apparsa un corpo unico, tutto interconnesso, molto fragile, tormentato dagli interventi umani. Quelle prime immagini pervenute dallo spazio avevano …

Fare l’amore e non la guerra

Aprile 5, 2025 – 2:51 pm |

Per un po’ tutti abbiamo voluto o finto di crederci: che da una parte ci fosse solo l’1 per cento (di fatto, lo 0,0001 per cento: i padroni della Terra) e dall’altra tutti gli altri, noi. Non era, non è, così. Intorno a quel pugno di potenti c’è una solidissima struttura: una gerarchia di uomini e donne, ciascuno e ciascuna …

L’europa che non c’è

Marzo 16, 2025 – 4:35 pm |

Quali altre sanzioni contro la Russia potrà mai varare l’Unione Europea, dopo che quelle già in atto hanno dimostrato scarso impatto sul potenziale militare russo, enormi danni per l’economia europea e vantaggi altrettanto grandi, soprattutto con la vendita di gas a prezzi di affezione, per gli Stati Uniti?

Che tipo di “difesa armata” potrà mai costruire l’Unione Europea autorizzando ogni singolo …

Non li hanno visti arrivare (i nuovi padroni)

Febbraio 27, 2025 – 2:58 pm |

Tutti i commentatori che per anni si sono spesi in ogni modo per affermare, ribadire e confermare la “nostra” (cioè la “loro”) fedeltà atlantica adesso si stracciano le vesti perché “l’America” (cioè gli USA; le Americhe sono un’altra cosa) non è più la stessa. Il colpo è stato forte, ma il loro sconcerto durerà poco. Presto li vedremo allineati con …

Automotive, il miraggio della ripresa

Dicembre 18, 2024 – 10:02 am |

Riuscirà una massiccia iniezione di sussidi, quella rivendicata da Confindustria, sindacati e opposizione, i 4,6 miliardi di euro che il governo ha sottratto al settore (per darli al Ponte?), o quella proposta a livello di Unione Europea (100 miliardi, ma forse 500, da finanziare con gli eurobond…) ad arginare o invertire il corso della crisi dell’automotive?

Per fare che cosa? Per …

Chi ha paura dei volontari di Valencia?

Novembre 4, 2024 – 10:03 am |

Nessuno stupore che il Presidente della Comunità autonoma di Valencia, Carlos Mazòn, cerchi di bloccare le carovane di giovani e di persone solidali che accorrono nelle zone colpite dall’alluvione per portare il loro aiuto –  acqua, viveri, abiti asciutti, coperte, medicamenti –  e per spalare il fango, liberare chi ne è rimasto imprigionato, salvare ciò che ancora può essere salvato. …

Crisi climatica è l’ora dell’adattamento

Novembre 2, 2024 – 4:09 pm |

In ritirata di fronte all’evidenza dei fatti, il negazionismo climatico e ambientale torna con forza alla ribalta ovunque, favorito dall’inerzia, dalla pochezza o dall’opportunismo dei governi e delle élite di quasi tutto il mondo. Un contesto in cui il governo italiano sguazza. Ma se – dicono – l’Italia concorre solo per lo 0,7% alle emissioni climalteranti globali, che senso ha adoperarsi tanto …

Noi e i migranti, futuri intrecciati

Novembre 2, 2024 – 4:08 pm |

La “questione dei migranti” (e profughi) è attraversata da un duplice paradosso: da un lato è ovunque al centro di uno scontro politico tra una destra “sovranista”, nazionalista e per lo più razzista – almeno ai vertici – che innalza la bandiera della “difesa dei confini”, cioè i respingimenti: con qualsiasi mezzo; di contro, la fu-sinistra non ha una proposta …