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L’europa che non c’è

Marzo 16, 2025 – 4:35 pm |

Quali altre sanzioni contro la Russia potrà mai varare l’Unione Europea, dopo che quelle già in atto hanno dimostrato scarso impatto sul potenziale militare russo, enormi danni per l’economia europea e vantaggi altrettanto grandi, soprattutto con la vendita di gas a prezzi di affezione, per gli Stati Uniti?

Che tipo di “difesa armata” potrà mai costruire l’Unione Europea autorizzando ogni singolo …

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Attualità e politica »

Crisi climatica è l’ora dell’adattamento

Novembre 2, 2024 – 4:09 pm |

In ritirata di fronte all’evidenza dei fatti, il negazionismo climatico e ambientale torna con forza alla ribalta ovunque, favorito dall’inerzia, dalla pochezza o dall’opportunismo dei governi e delle élite di quasi tutto il mondo. Un contesto in cui il governo italiano sguazza. Ma se – dicono – l’Italia concorre solo per lo 0,7% alle emissioni climalteranti globali, che senso ha adoperarsi tanto per ridurle, perdendo competitività, se altri non lo fanno per niente o con il dovuto impegno?

Di fronte alla crisi climatica la competitività è un concetto da abbandonare. In questo ambito serve la cooperazione: tutti devono fare la loro parte. Nemmeno i maggiori emettitori di gas di serra potrebbero imporre da soli una svolta significativa alla crisi climatica senza il concorso della maggior parte degli altri Paesi.

Ormai è chiaro che non si riuscirà a mantenere la temperatura globale al di sotto del +1,5 C° rispetto all’epoca preindustriale e nemmeno “ben al di sotto” dei +2 C°, come auspicato dagli accordi di Parigi (CoP 26, 2015), anche se non è ancora chiaro qual è il punto di non ritorno, oltre il quale qualsiasi tentativo di fermare il deterioramento del clima sarà vano. In questo lasso di tempo la mitigazione (intervenire sulle cause del riscaldamento globale) dovrà fare la sua parte, ma sempre più intrecciata con l’adattamento (creare le condizioni della convivenza con un ambiente molto più ostico).

Occorre dunque attrezzarsi per vivere in un mondo non solo senza combustibili fossili, ma con meno energia disponibile, meno acqua, e discontinua, meno colture, meno allevamenti e meno alimenti (o con alimenti molto diversi); con un’interruzione frequente delle forniture di beni, attrezzature, materie prime e semilavorati anche essenziali, come si è già sperimentato durante e dopo il covid; con case, strade, impianti e posti di lavoro periodicamente distrutti, come durante e dopo un’alluvione, un grande incendio o un terremoto e con molte parti del territorio diventate impraticabili. E’ ciò che ci aspetta mano a mano che gli eventi estremi si faranno più frequenti e più intensi. Ma è anche ciò di cui oggi nessuno vuol sentir parlare: dai politici all’uomo della strada, dai giornalisti agli scrittori e agli accademici.

In un contesto del genere l’ambito operativo principale è necessariamente locale, mentre i grandi disegni di geoingegneria, oggi contrabbandati per adattamento – non a condizioni più ostiche dell’ambiente, ma al businnes as usual dei fossili – dalla cattura e sequestro del carbonio alla fertilizzazione degli oceani o alla schermatura dell’atmosfera, quand’anche praticabili sono carichi di rischi.

Adattamento significa allora riduzione dei consumi energetici e materiali superflui, recupero integrale di scarti e prodotti dismessi, copertura del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, riassetto idrogeologico e rinaturalizzazione del territorio, agricoltura e allevamenti di prossimità e alimentazione conseguente, trasporto pubblico flessibile, reti urbane facilmente riparabili, sostegno al reddito e ricollocazione di chi rimane senza lavoro (cose da fare non mancheranno certo). E squadre di intervento sempre pronte per ogni evenienza con il coinvolgimento di tutta la popolazione. Per ottenerlo occorre promuovere, creare e consolidare relazioni personali e dirette, “fare comunità”.

Ma chi si può far carico di tutto questo? Dalle attuali classi dirigenti politiche e imprenditoriali non c’è nulla da aspettarsi. Ma in Romagna, e poi in Emilia, come in altre regioni italiane, o negli Stati Uniti dopo gli ultimi uragani, e ancor più in molti altri Paesi del mondo, con tanta più efficacia quanto più sono poveri, si sono formate delle squadre e delle reti di mutuo soccorso che tendono a farsi permanenti con il ripetersi degli eventi estremi. La solidarietà diventa un fattore formidabile di adattamento al contesto. E’ questo, insieme alle aggregazioni che si formano intorno alle lotte contro la chiusura di una fabbrica o una Grande Opera devastante, il nucleo elementare di una nuova governance del territorio, intorno alla quale può crescere una rete di comitati, associazioni ed enti impegnati nella ridefinizione delle politiche locali, fino al coinvolgimento dei livelli amministrativi. Certo l’ambito locale non basta: occorre arrivare alla formulazione di progetti, programmi, rivendicazioni e proposte di respiro e portata generali, ma la possibilità di imporle ricade esclusivamente sull’iniziativa locale.

Noi e i migranti, futuri intrecciati

Novembre 2, 2024 – 4:08 pm |

La “questione dei migranti” (e profughi) è attraversata da un duplice paradosso: da un lato è ovunque al centro di uno scontro politico tra una destra “sovranista”, nazionalista e per lo più razzista – almeno ai vertici – che innalza la bandiera della “difesa dei confini”, cioè i respingimenti: con qualsiasi mezzo; di contro, la fu-sinistra non ha una proposta …

Il disastro di Valencia. Quell’ammasso di auto ci parla

Novembre 2, 2024 – 4:05 pm |

Il disastro di Valencia ci dispiega sugli schermi il futuro di noi tutti. Sarà così nelle conseguenze, anche se in modi differenti, sempre più spesso e ovunque, ora qui e ora là. Alcune cose sono certe: il progressivo scioglimento delle calotte e dei ghiacciai che renderà irregolare il flusso dei fiumi e incontrollabile l’innalzamento di mari che sommergeranno molte città …

Dopo l’automobile

Ottobre 18, 2024 – 7:09 pm |

L’automotive è in crisi: non vende abbastanza. Perché l’auto elettrica è ancora cara e poco pratica? O perché quella termica potrebbe non essere più vendibile o utilizzabile a breve? Il passaggio dell’auto dal termico all’elettrico sembra a molti il principale indicatore dello “stato dell’arte” nella transizione energetica, se non addirittura della conversione ecologica. La ragione è chiara: l’auto costituisce una componente …

Guerra e crisi climatica: i governi sono fuori di testa!

Luglio 9, 2024 – 10:09 am |

I governi di quasi tutto il mondo (quelli grandi e importanti come quelli piccoli e insignificanti, compreso chi governa una grande o piccola banda armata) marciano come sonnambuli verso una guerra mondiale sempre meno “a pezzi”; sempre più prossima a una conflagrazione generale. Irresponsabili e criminali.

Ma marciano anche, doppiamente irresponsabili e doppiamente criminali, verso una catastrofe climatica e ambientale irreversibile… …

Prendiamoci la città e altri scritti, storia di un percorso politico

Aprile 19, 2024 – 12:39 pm |

“Prendiamoci la città” era il progetto di estendere e sviluppare la lotta operaia, che in quegli anni attraversava con forza tutte le principali fabbriche italiane, spesso paralizzandole, su tutti i territori di riferimento – quelli abitati dagli operai e dalle loro famiglie – e sulle loro “istituzioni” – condomini, quartieri, ritrovi, uffici pubblici e privati, tribunali, carceri, ospedali, caserme, scuole …

Vittoria o resa?

Marzo 17, 2024 – 9:41 pm |

Resa è il contrario di vittoria: due poli opposti, esclusivi ed escludenti, di un’unica entità che si chiama guerra. All’interno di questa entità – la guerra – non esistono posizioni intermedie: o l’una o l’altra. L’una per gli uni e l’altra per gli altri; e finché non si arriva a questi poli estremi la guerra continua.

Finché l’alternativa è tra resa …

La cop 28: grottesca o tragica?

Dicembre 22, 2023 – 1:31 pm |

Erano 97.372 – in rappresentanza di 198 nazioni – i “delegati” ufficialmente registrati per partecipare, a Dubai, alla ventottesima COP (Conferenza delle Parti, in attuazione della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – UNFCCC – varata a Rio de Janeiro nel 1992): tanti quanti gli abitanti di una media città italiana. E tutti arrivati e ripartiti in aereo …

Relazione tenuta il 27.9.23 al convegno sulle migrazionini climatiche tenutosi al Museo della scienza e della tecnica di Milano

Dicembre 12, 2023 – 2:10 pm |

L’orizzonte teorico e pratico entro il quale collocare sia le analisi e le prospettive della nostra epoca che il nostro agire è dato dalla crisi climatica e ambientale. Non la si può eludere né mettere in secondo piano, pena il ritrovarsi a dover fare i conti con contesti che non si padroneggiano più e in cui nemmeno ci si riconosce. …

Esista ancora il patriarcato?

Dicembre 12, 2023 – 2:03 pm |

Secondo Massimo Cacciari e altri e altre che la pensano come lui, il patriarcato è solo la proiezione sociale della famiglia patriarcale: una famiglia allargata, in cui sono presenti almeno tre generazioni, dove il capofamiglia – “il patriarca” – dispone le cose che ciascun membro della famiglia deve eseguire; con un potere delegato alla donna più anziana che organizza in …

Educare i giovani all’affettività?

Novembre 28, 2023 – 2:20 pm |

E’ del tutto evidente che il moltiplicarsi dei femminicidi in Italia è un effetto non del patriarcato in quanto tale, ma del suo indebolimento, del venir meno delle condizioni che lo rendevano “normale”. Questo in tutto l’Occidente e anche in tutte quelle regioni, come l’Iran, arbitrariamente annesse a “un’Europa fuori dall’Europa”, senza tener conto di quanto le recenti guerre promosse o …