Articoli in Attualità e politica
Dopo l’automobile
L’automotive è in crisi: non vende abbastanza. Perché l’auto elettrica è ancora cara e poco pratica? O perché quella termica potrebbe non essere più vendibile o utilizzabile a breve? Il passaggio dell’auto dal termico all’elettrico sembra a molti il principale indicatore dello “stato dell’arte” nella transizione energetica, se non addirittura della conversione ecologica. La ragione è chiara: l’auto costituisce una componente …
Guerra e crisi climatica: i governi sono fuori di testa!
I governi di quasi tutto il mondo (quelli grandi e importanti come quelli piccoli e insignificanti, compreso chi governa una grande o piccola banda armata) marciano come sonnambuli verso una guerra mondiale sempre meno “a pezzi”; sempre più prossima a una conflagrazione generale. Irresponsabili e criminali.
Ma marciano anche, doppiamente irresponsabili e doppiamente criminali, verso una catastrofe climatica e ambientale irreversibile… …
Prendiamoci la città e altri scritti, storia di un percorso politico
“Prendiamoci la città” era il progetto di estendere e sviluppare la lotta operaia, che in quegli anni attraversava con forza tutte le principali fabbriche italiane, spesso paralizzandole, su tutti i territori di riferimento – quelli abitati dagli operai e dalle loro famiglie – e sulle loro “istituzioni” – condomini, quartieri, ritrovi, uffici pubblici e privati, tribunali, carceri, ospedali, caserme, scuole …
Vittoria o resa?
Resa è il contrario di vittoria: due poli opposti, esclusivi ed escludenti, di un’unica entità che si chiama guerra. All’interno di questa entità – la guerra – non esistono posizioni intermedie: o l’una o l’altra. L’una per gli uni e l’altra per gli altri; e finché non si arriva a questi poli estremi la guerra continua.
Finché l’alternativa è tra resa …
La cop 28: grottesca o tragica?
Erano 97.372 – in rappresentanza di 198 nazioni – i “delegati” ufficialmente registrati per partecipare, a Dubai, alla ventottesima COP (Conferenza delle Parti, in attuazione della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – UNFCCC – varata a Rio de Janeiro nel 1992): tanti quanti gli abitanti di una media città italiana. E tutti arrivati e ripartiti in aereo …
Relazione tenuta il 27.9.23 al convegno sulle migrazionini climatiche tenutosi al Museo della scienza e della tecnica di Milano
L’orizzonte teorico e pratico entro il quale collocare sia le analisi e le prospettive della nostra epoca che il nostro agire è dato dalla crisi climatica e ambientale. Non la si può eludere né mettere in secondo piano, pena il ritrovarsi a dover fare i conti con contesti che non si padroneggiano più e in cui nemmeno ci si riconosce. …
Esista ancora il patriarcato?
Secondo Massimo Cacciari e altri e altre che la pensano come lui, il patriarcato è solo la proiezione sociale della famiglia patriarcale: una famiglia allargata, in cui sono presenti almeno tre generazioni, dove il capofamiglia – “il patriarca” – dispone le cose che ciascun membro della famiglia deve eseguire; con un potere delegato alla donna più anziana che organizza in …
Educare i giovani all’affettività?
E’ del tutto evidente che il moltiplicarsi dei femminicidi in Italia è un effetto non del patriarcato in quanto tale, ma del suo indebolimento, del venir meno delle condizioni che lo rendevano “normale”. Questo in tutto l’Occidente e anche in tutte quelle regioni, come l’Iran, arbitrariamente annesse a “un’Europa fuori dall’Europa”, senza tener conto di quanto le recenti guerre promosse o …
Due stati uno o nessuno?
Non è vero che Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente. Lo è solo nel suo ordinamento giuridico, che prevede un Parlamento elettivo e un governo eletto dal Parlamento. Ma di fatto è una repubblica razzista (“Stato ebraico”, cioè degli ebrei), militarista (armato fino ai denti, compresa l’atomica; anche se protetto dalle eventuali atomiche altrui, che ucciderebbero, insieme ai bersagli …
Confini
Secondo un affidabile sondaggio dell’Arab Barometer for Foreign Affairs realizzato il giorno prima dell’atroce e oscena strage perpetrata da Hamas il 7 ottobre, quasi tre quarti dei palestinesi erano favorevoli a un accordo con Israele – dunque, in qualche modo, a riconoscerne in qualche forma l’esistenza – e, se fossero stati chiamati al voto, circa un terzo avrebbe votato forze …