Articoli in In primo piano
A chi serve l’indipendenza della BCE?
Karl Polanyi includeva il denaro, insieme al lavoro e alla terra (che noi oggi possiamo chiamare, in modo più comprensivo, ambiente) tra le “merci fittizie”: beni la cui trasformazione in merce è causa di dissoluzione di ogni legame sociale e, alla lunga, della convivenza stessa. In termini attuali, possiamo tradurre il concetto di merce fittizia in quello di “bene comune”. …
I profughi aumenteranno (huffington post 23.2.214)
Come era prevedibile – ma non previsto dall’establishment italiano ed europeo – la situazione dei profughi generata dai conflitti nei paesi del Medio Oriente, del Mediterraneo e dell’Africa subsahariana è diventata esplosiva. Giorno dopo giorno i flussi in arrivo aumentano e non sono destinati a fermarsi. Ci sono più di sei milioni di profughi che non potranno restare a lungo …
Ma la Grecia pagherà il suo debito, pubblicato su il manifesto il 3.2.2015
Ma la Grecia pagherà il suo debito?
Ed è vero che se non paga, a rimetterci saremo anche noi contribuenti italiani che abbiamo concorso al “salvataggio” della Grecia con 40 miliardi? No. È vero solo che lo Stato italiano, attraverso BCE e Fondo salva-stati, ha prestato alla Grecia 40 miliardi, aumentando di altrettanto il suo indebitamento. Ma quei soldi non ritorneranno …
Carta d’intenti
Allego per conoscenza il testo – lievemente modificato – della bozza di “carta di intenti” (così la indicava il mandato affidato dalla riunione dei 221 del 14.12 al gruppo dei 19 incaricato di preparare l’assemblea del 17-18 gennaio) che avevo presentato in apertura della prima riunione del gruppo lo scorso 23 dicembre. Questa bozza è stata stroncata da tutti coloro …
Uber: multinazionali e mobilità del futuro
Uber è una multinazionale del trasporto passeggeri creata da Google e finanziata da Goldman Sachs, due delle maggiori potenze economiche del capitalismo finanziario del nostro tempo. Come tutte le società di questo tipo, Uber risponde al modello di business e di impresa imposto dalle forme attuali del capitalismo: una “testa” finanziaria transnazionale e una rete di subappalti che generalizzano il …
I PUGNI IN TASCA
Il primo a parlarne – anzi a twittarlo – è stato Matteo Renzi: vado in Europa per battere i pugni sul tavolo. Perché? Perché inverta rotta rispetto alle politiche di austerità. Barbara Spinelli gli aveva subito risposto a nome della lista L’altra Europa con Tsipras: battere i pugni sul tavolo non vuol dire niente; bisogna avere un progetto chiaro su …
UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE PER CAMBIARE L’EUROPA
Nella giornata internazionale per la Terra e di fronte all’ennesimo allarme lanciato dall’IPCC, che è un organismo dell’ONU, sulla minaccia che incombe sul pianeta per via dei cambiamenti climatici indotti dall’uso incontrollato dei combustibili fossili, gli uomini e le donne che governano l’Europa – la sua governance – hanno mostrato un encefalogramma piatto. Alla vigilia di una tornata elettorale che …
Intervento al convegno nazionale sul lavoro della lista L’altra Europa. Nova Milanese, 11 maggio
Che cos’è il lavoro nella società dominata dal capitalismo finanziario? Dobbiamo riconoscere che il predominio ormai assoluto della finanza ha cambiato profondamente i tratti fondamentali del capitalismo stesso e con essi quelli del lavoro. Il lavoro tende sempre di più ad essere assimilato a un’impresa, unico soggetto che ha cittadinanza legittima nel mondo d’oggi: un’impresa, ovviamente, individuale.
In base ai principi …
Fare default non vuol dire lasciare l’euro
Dal 2009, anno in cui il premier Papandreou ha dovuto dare conto dello stato comatoso delle finanze della Grecia, che i governi precedenti avevano “nascosto” – ma che non era certo un segreto per chi l’aveva fatta indebitare fino al collo per vendergli le sue merci, le sue armi, i suoi mastodontici impianti per le olimpiadi, incassando poi anche gli …
Ricostruire l’Europa
L’Europa sta marciando verso la sua dissoluzione. A spingere verso il baratro l’Unione e, insieme a lei – uno a uno o tutti insieme – la maggioranza dei paesi membri, sono i falsi europeisti e una cultura formalmente “liberista”, ma in realtà ragionieristica e statalista che la governano nell’ interesse di un pugno di grandi banche di affari, di assicurazioni, …