Propongo di candidare alla Presidenza della Repubblica – e di sostenerne la candidatura con una mobilitazione articolata nelle forme e nelle sedi opportune – Francesca Comencini in quanto espressione del movimento “Se Non Ora Quando?” e per questo persona adatta a rappresentare l’aspirazione di tutte le donne italiane, e anche di un buon numero di maschi, a vedere una donna eletta alla più alta carica dello Stato.

Questa scelta rappresenterebbe sicuramente un primo indennizzo simbolico nei confronti dell’emarginazione a cui le donne sono state e sono tuttora confinate dal sistema politico, imprenditoriale e culturale italiano; ma anche una sicura garanzia di introdurre un fattore di equilibrio, di umanità e di gentilezza in una prassi politica che ne è fortemente carente. Costituirebbe inoltre per le istituzioni una potente sollecitazione ad aprirsi nei confronti di un punto di vista femminile che finora è totalmente mancato. Non dubito che nell’esercizio delle sue funzioni Francesca, pur assumendosi tutte le responsabilità che quel ruolo comporta, non agirebbe a titolo personale, ma prenderebbe ogni decisione importante in un continuo rapporto con le istanze del movimento di cui è espressione e questo, lungi dal costituire una deroga ai suoi doveri, costituirebbe un ulteriore elemento di forza e di autonomia per le sue decisioni.

Preciso di avanzare questa proposta a titolo personale, senza aver consultato Francesca, né averla messa al corrente.